La XIV disposizione transitoria della Costituzione, il CNI e Vivant

La XIV disposizione transitoria della Costituzione recita, al terzo comma (i primi due riguardano l’esilio dei maschi di Casa Savoia e l’Ordine Mauriziano): “I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome. Omissis. La legge regola la soppressione della Consulta Araldica.”

La XIV disposizione transitoria, non riconoscendo i titoli nobiliari, ne permette ogni forma di abuso, in quanto, non essendo appunto riconosciuti, non sono neppure vietati. Si assiste pertanto alla nascita di titoli inventati, all’attribuzione arbitraria di titoli e predicati di famiglie estinte, all’assunzione priva di fondamenti storici di cognomi legati a titoli che appartengono alla più illustre tradizione nobiliare italiana, ecc. Ciò comporta un grave danno alla nostra storia, falsando il grande patrimonio di tradizioni delle famiglie nobiliari, tant’è che la Francia, storicamente non certo tenera con la Nobiltà, ha un Ente Ministeriale che accerta la validità dei titoli (una sorta di Consulta Araldica) e solo dopo un vaglio di questo genere si è autorizzati a farne uso. Sarebbe opportuno, sotto un profilo di difesa della storia dell’Italia, riconoscere i titoli nobiliari; in attesa, è importante evidenziare come il “Corpo della Nobiltà Italiana”, erede della Consulta Araldica del Regno che ha sempre continuato ad operare, sia pure a titolo privato, abbia attualmente richiesto il riconoscimento della personalità giuridica, compiendo così un primo passo nella direzione accennata. Quanto riportato è un vecchio documento VIVANT che risale a 5 anni fa; ora forse i tempi sono maturi per porre il problema anche a livello legislativo; per questo VIVANT ha scritto al Presidente del C.N.I., il Conte don Gaetano Barbiano di Belgiojoso e a tutto il Consiglio di Presidenza la seguente lettera:

Torino, 11 giugno 2001

La nostra Associazione, fondata nel 1995, avente per scopo la valorizzazioni delle tradizioni storico-nobiliari, ha già al proprio attivo un’intensa vita operativa basata non solo su incontri, conferenze, ecc., ma anche su importanti realizzazioni nel campo scientifico quali la pubblicazione de “I CONSEGNAMENTI D’ARMA” dello Stato Sabaudo “ancien régime” e quella della grande massa di genealogie subalpine del Barone Antonio Manno “IL PATRIZIATO SUBALPINO”, opere entrambe date alle stampe per la prima volta e consultabili anche nel sito dell’Associazione www.vivant.it .
Per migliore conoscenza del sodalizio si allega la lista del Consiglio Direttivo di VIVANT da cui si potrà rilevare l’appartenenza di molti di noi al C.N.I. Proprio tenendo anche conto di tale appartenenza desideriamo informare che la nostra Associazione ha in animo di avviare concrete iniziative, nelle opportune sedi pubbliche, culturali ecc., onde tentare di ottenere, sotto qualche forma da identificare, un riconoscimento della valenza storica del patrimonio nobiliare italiano analogamente a quanto avviene già da tanto tempo nella Francia repubblicana. È ovvio che prima di iniziare una qualsiasi azione ci si rivolga da parte nostra al C.N.I. per un’auspicata collaborazione operativa ed è proprio al C.N.I. che noi ben appropriatamente riconosceremo la funzione istituzionale di guida, costituendo fin da ora un gruppo di lavoro congiunto onde stabilire già in tempi brevi la strategia e procedere quindi speditamente. Come primo passo è necessario ora conoscere il pensiero del C.N.I. in proposito, con l’indicazione, in caso di accordo auspicato, del nostro interlocutore C.N.I. cui far capo per il prosieguo del progetto. Siamo certi che il senso di questa nostra proposta di azione congiunta verrà inteso nel suo reale significato di valorizzazione delle autentiche tradizioni nobiliari italiane e noi tutti di VIVANT guardiamo confidenti al C.N.I. per la Sua naturale “leadership” nel nuovo contesto politico che sembra presentare, al momento attuale, delle opportunità particolari. Pertanto in attesa di conoscere la posizione C.N.I. sulla materia esposta, voglia accogliere, Egregio Presidente, i sensi della più elevata considerazione e stima. Fabrizio Antonielli d’Oulx Presidente VIVANT

Il Presidente del C.N.I. ha accolto molto positivamente il nostro suggerimento e quanto prima si terrà un incontro informale per stabilire alcune ipotesi di lavoro.

 

di Fabrizio Antonielli d’Oulx (dicembre 2000)