La Chiesa della Santissima Trinità di Torino e l’Arciconfraternita

Dopo anni di restauro, la Chiesa della Santissima Trinità di Torino riapre al pubblico, commissionata dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità, istituita nel 1557 per promuovere opere di misericordia e di assistenza ai pellegrini e ai malati. La struttura venne realizzata tra il 1598 e il 1606 su progetto dell’architetto e confratello Ascanio Vitozzi, che volle esser sepolto all’interno della chiesa.

Il progetto segue la simbologia della Trinità con tre ingressi, tre altari laterali e tre cupole sovrapposte. Durante il Settecento, partendo dai disegni dell’architetto di corte di Filippo Juvarra, vennero realizzati l’interno in marmi policromi e l’altare di destra, dedicato a Santo Stefano e a Santa Agnese, la titolare dell’edificio medievale abbattuto per costruire la chiesa. Il conte Agliaudi di Tavigliano, allievo del Juvarra, ideò la sacrestia, la quale conserva al suo interno il magnifico affresco della volta raffigurante il sacrificio di Melchidesech, attribuito a Claudio Francesco Beaumont. Nel 1831, in seguito a un intervento di restauro, l’antica facciata venne sostituita con quella attuale in stile neoclassico, progettata da Angelo Marchini.

Sulla sommità della nuova facciata è stato collocato un timpano triangolare raffigurante l’incoronazione della Vergine Maria. Inoltre, tra il 1844 e il 1847, la cupola venne restaurata e interamente La sede VIVANT e la Arciconfraternita della SS. Trinità affrescata da Luigi Vacca e Francesco Gonin. All’interno un quadro della Madonna del Popolo, cara ai Torinesi, (opera del pittore fiammingo, Jean Kraceck e restaurato ad opera di una consorella) è oggetto di venerazione da parte dei confratelli. Il quadro, prestato alla Venaria Reale per far parte di un’esposizione durante l’Ostensione della Sindone, è ora custodito nel Museo Diocesano mentre una copia è stata messa al suo posto in Chiesa. Un altro ritratto di Papa Pio VI è stato restaurato a cura del Rotary Club Torino Crocetta sotto la Presidenza di Stefano Caraffa Braga. Nel tempo purtroppo la Chiesa ha subito ingenti danni, soprattutto durante la seconda guerra mondiale, anche a causa di un incendio che ha distrutto completamente gli archivi dell’Arciconfraternita. Con l’apporto decisivo della Compagnia di S. Paolo, su progetto del confratello arch. Michele Ruffino, è da poco terminato un importante restauro.

L’Arciconfraternita della S. S. Trinità Un cuore antico per una testimonianza cattolica attuale nel segno della devozione Trinitaria e sotto la protezione della Madonna del Popolo, vuole essere una testimonianza viva al servizio della Chiesa Torinese e dei fratelli. Ininterrottamente, da oltre quattrocentoquarant’anni. L’Arciconfraternita della S.S. Trinità di Torino è stata eretta canonicamente il 19 aprile 1577. Il 1° giugno dello stesso anno Papa Gregorio XIII la aggregava “alla Veneranda Arciconfraternita dello stesso Titolo in Roma, col diritto a partecipare di tutti i privilegi spirituali a questa accordati dalla Santa Romana Sede.” Allo stato attuale è un sodalizio cattolico tradizionale di laici che si propongono di promuovere la devozione alla S.S. Trinità, non solo attraverso il culto liturgico, ma anche con la formazione spirituale dei suoi membri all’apostolato cristiano e alle opere di carità. Il servizio dei Confratelli si svolge attraverso quattro opere: La valorizzazione della Chiesa della SS. Trinità come luogo di culto.

La nomina di don Luca Peyron, direttore della pastorale universitaria regionale e diocesana, a Rettore della Chiesa e Assistente Ecclesiastico dell’Arciconfraternita ha coinvolto positivamente molti giovani per sviluppare la testimonianza alla Fede e l’apertura straordinaria, con una liturgia più aderente allo spirito della Chiesa rispetto al passato e indirizzata anche alla formazione spirituale di confratelli e consorelle.

L’esposizione del SS. Sacramento e l’adorazione in tutti i giorni nel periodo dell’Ostensione della Sindone, sono un’altra testimonianza del ruolo centrale della Chiesa della SS. Trinità in ambito diocesano. Destinazione per “housing sociale” della parte residenziale pertinente alla Chiesa Attorno alla Chiesa esistono delle unità abitative anch’esse in corso di utilizzo per opere a scopo sociale dopo il loro restauro. Se ne prevede un ampliamento con il recupero di altre unità. Fondazione Crocetta Già ‘Opera pia Convalescenti alla Crocetta’, prosegue l’attività della Confraternita dedicata sin dal 1578 al ricovero dei “Convalescenti e Pellegrini”. Oggi l’Opera Pia è stata trasformata in una Fondazione privata che controlla nella storica sede di sua proprietà di via Cassini, per il tramite di un’azienda specializzata, la Segesta, una RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale, con pensionato. Ospita 192 persone anziane auto e non auto sufficienti.

Oltre i 96 dipendenti, operano nella Residenza anche decine di volontari di sei associazioni. La sede di via Cassini ospita anche un “Centro di Ascolto” Parrocchiale e l’antica Chiesa Conventuale, che fu la prima sede della parrocchia della Crocetta per quasi due secoli e fa parte del patrimonio dell’Arciconfraternita. La Fondazione Crocetta ha un Consiglio di Amministrazione indipendente dall’Arciconfraternita, il cui CDA è peraltro nominato dal CDA dell’Arciconfraternita.

La ‘Residenza Universitaria della SS.Trinità’, Nell’ambito della fondazione Crocetta sta per essere ultimata la ristrutturazione dell’edificio del Vicolo Crocetta di oltre 2000 mq, il cosiddetto blocco 3, che faceva parte del “Convalescenziario” e sarà destinato a Residenza per Universitari. Il relativo progetto è stato realizzato sempre dal confratello Arch. Michele Ruffino e anch’esso è in fase finale di realizzazione. Si chiamerà Collegium Trinitatis, con oltre 70 posti letto e sarà controllato dalla Fondazione attraverso l’Associazione “Anima Giovani” che lo gestirà operativamente. Con questa realizzazione sarà completato un percorso per il collegamento e l’aiuto dei più giovani ai più anziani per la reciproca conoscenza e rispetto.

Dagli atti del Convegno “Da secoli lontani, Confraternite ancora oggi vitali nel solco della tradizione”, editi da VIVANT, dalla Arciconfraternita della Misericordia e dalla Regione Piemonte. Torino, 8 aprile 2017.