Tommaso Valperga di Masino

Il 1° aprile 1815 moriva l’abate Tommaso Valperga di Masino. È il più celebre della prestigiosa e nobile famiglia Valperga di Masino, il matematico, letterato, orientalista, navigatore, filosofo e astronomo Tommaso, abate dell’ordine di San Filippo Neri. Classe 1737, torinese di nascita, alla sua morte, avvenuta 78 anni dopo, donò alla Biblioteca Universitaria di Torino la sua ricca collezione di manoscritti ebraici ed arabi e di incunaboli.
Dopo una parentesi maltese, dove fu capitano sulle galee del re di Sardegna, nel 1761 entrò nell’ordine di S. Filippo Neri a Napoli, dove fu professore di teologia, restando nella città partenopea fino al 1769, quando ritornò a Torino. Nella città piemontese si dedicò allo studio della fisica e della matematica insieme al conte Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio, Luigi Lagrange e Giovanni Cigna, con i quali avviò nel 1757 il primitivo progetto di una Società scientifica di carattere privato. Fu nel 1783 che il re Vittorio Amedeo III decise l’istituzione con regie patenti dell’Accademia delle Scienze di ToriLe ricorrenze Le ricorrenze 20 anni di VIVANT 20 anni di VIVANT 100 della Grande Guerra 100 della Grande Guerra 200 anni dell’Abate 200 anni dell’Abate Tommaso Valper Tommaso Valperga di Masino ga di Masino ga di Masino
La TAPPETATA
La TAPPETATA no, conferendole il titolo di Accademia Reale. Tommaso Valperga Caluso, socio di tutte le maggiori accademie europee, ne ricoprì la carica di segretario perpetuo fino al 1801 dirigendo, nel frattempo, l’Osservatorio Astronomico di Palazzo Madama.
Contemporaneamente, si dedicò allo studio della filosofia, imparò a parlare inglese, spagnolo, francese e arabo ed approfondì lo studio del greco, il latino, la lingua ebraica e copta, tanto da insegnare lingue orientali all’Università di Torino.

Grazie alla sua ampia cultura si circondò delle personalità più importanti dell’ambiente scientifico e letterario piemontese, fra cui si distingueva per l’amicizia con Vittorio Alfieri. Quella di Tommaso Valperga Caluso fu un’antica famiglia discendente da Guiberto, fratello di Arduino, marchese di Ivrea e re d’Italia. Essa ebbe il Castello di Masino, risalente alla seconda metà del XI secolo, così come dimostrato da un atto notarile del 1070, anno in cui l’edificio fu acquistato da Pietro Masino. Subentrando nella proprietà a Pietro Masino, i Valperga ne operarono in seguito la ristrutturazione e l’arricchimento architettonico.

Tra la prima metà del Seicento e il finire del secolo successivo, i Valperga ampliarono la residenza dotandola di un ricco apparato decorativo, di ambienti ammobiliati con tappezzerie e oggetti preziosi. In questo periodo, secondo la tradizione furono portate a Masino, dalla marchesa Cristina di Saluzzo, le ceneri del re Arduino, che fino a quel momento erano custodite ad Agliè.