La Recherche sui pittori di famiglia

In ottobre 2014, presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti, si terrà una mostra sui “I pittori di famiglia”, progetto lanciato ormai diversi anni fa (2006!) e che vede ora la sua fase conclusiva ad opera attenta ed encomiabile di Maria Luisa Reviglio della Veneria.

La recherche sui pittori di famiglia 2 A partire dalla seconda metà del XIX secolo la nobiltà ebbe un ruolo fondamentale nella formazione e promozione dell’arte italiana. Dopo essere entrata in contatto con gli ambienti artistici di tutta Europa, la nobiltà piemontese si attivò per importare i paradigmi dell’arte internazionale in auge al Salon e all’Academie des Beaux-Arts di Parigi. Appoggiò economicamente la fondazione del Circolo degli Artisti di Torino e della Società Promotrice delle Belle Arti, riformulò gli statuti e i metodi di insegnamento dell’Accademia Albertina e s’impegnò in prima persona per istituire e dirigere i Musei Civici torinesi.

Molti nobili parteciparono direttamente alla vita artistica con esposizioni nelle pubbliche istituzioni italiane ed europee. La nobiltà svolse anche il ruolo di mecenatismo affinando un ben preciso compito di promozione dell’arte sia da un punto di vista critico e intellettuale, sia facendo parte di commissioni – italiane e internazionali – di promozione e tutela dei beni culturali. Si diffuse in Piemonte quella cultura artistica di matrice europea che fece germogliare a Torino all’inizio del Novecento una nuova dimensione artistica.
Scopi, finalità e obiettivi della recherche La recherche costituisce una testimonianza inedita che raccoglie la memoria storica, artistica e familiare di pittori e scultori appartenenti alla nobiltà piemontese – e non solo – a partire dalla fine del ‘700 fino al Novecento. Gli artisti presentati sono più di 215 e quasi tutti hanno esposto alle mostre delle Promotrici italiane. Si sono così assicurati di fatto una collocazione nel panorama artistico nazionale.

Il patrimonio complessivo di idee e opere della nobiltà piemontese possiede anche il valore aggiunto dovuto agli importanti ruoli politici e sociali svolti nel Risorgi- 3 mento. La raccolta e la selezione del materiale documentario appartenente alle famiglie che conservano tali memorie, hanno permesso di scoprire o riscoprire artisti piemontesi poco noti o dimenticati. Impostazione del volume I pittori sono presentati in ordine alfabetico. Per ognuno è stata stilata una breve biografia con indicazione dell’attività artistica e dei riconoscimenti ottenuti, Per ogni pittore, oltre al ritratto o autoritratto, sono state selezionate da 5 a 7 opere.

Il repertorio include anche quei pittori di famiglia che operarono fuori dai confini geografici del Piemonte ma parteciparono alle esposizioni della Promotrice e del Circolo degli Artisti, e quelli che provenendo da altri luoghi condivisero parte della loro vita con le famiglie nobili piemontesi. Sono stati inseriti quasi tutti i pittori che è stato possibile rintracciare, dai più noti a quelli sconosciuti alla critica e ricordati solo dalla stretta cerchia familiare.
L’elenco è stato poi verificato, nome per nome, presso le famiglie che ne custodiscono la memoria storica e artistica. Alcuni pittori sono stati segnalati direttamente dai discendenti, in particolare quelli piemontesi. Le famiglie interpellate hanno messo a disposizione opere, fotografie, archivi.
In molti casi hanno tracciato una breve memoria con notizie biografiche1 precise. Si è cercato inoltre di capire presso quali collezioni pubbliche o private sia conservata la loro opera, ricucendo per ognuno una breve biografia con indicazioni genealogiche e araldiche.

Le notizie su ogni pittore di famiglia sono state verificate utilizzando una griglia bibliografica appositamente preparata e composta da dizionari biografici e repertori divulgativi che coprono l’arco tempo- 1 La Scheda biografica del pittore utilizzata per la raccolta dei dati anagrafici è stata pubblicata in VIVA, Bollettino interno informativo dell’Associazione Vivant, Torino, n.94, anno XII, giugno 2006, numero speciale dedicato all’iniziativa editoriale. Vedere sul sito www.vivant.it 4 rale dal 1893 fino a oggi: i dati ricavati sono stati inseriti in un database.
Ci si è riferiti in particolare all’opera di ALESSANDRO STELLA Pittura e scultura in Piemonte, 1842-1891: Catalogo chronographico illustrato che prende in esame la mostra retrospettiva torinese del 1892 e analizza cinquant’anni di vita artistica piemontese a partire dal 1842.

Le citazioni dal Patriziato Subalpino di ANTONIO MANNO sono riportate per le notizie genealogiche e per ogni pittore di famiglia quando è indicato con la dicitura di “pittore”, “disegnatore”, “architetto”, ecc. Per approfondire il coinvolgimento della nobiltà nelle vicende della fondazione della Promotrice e nella partecipazione alle sue esposizioni annuali ci si è riferiti ai dati d’archivio e in particolare all’Elenco degli espositori durante il centenario (1842-1942)2 e ai vari Album editi dalla stessa Promotrice.
Un prezioso strumento critico è dato dai 4 volumi di PIERGIORGIO DRAGONE Pittori dell’Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa, Torino 2000/2003.

Collaborazioni Si hanno avuti contributi culturali e collaborazioni da: – storici e critici dell’arte, famiglie interessate, soci VIVANT, Accademia Albertina, Società Promotrice delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, case d’asta di Torino. – La “Recherche” permetterà forse di riscrivere alcune pagine di critica artistica e sarà utile agli appassionati, ai cultori, ai critici, agli storici dell’arte oltre che ai collezionisti e a quanti operano nel mercato. Stampare un libro di più