CONFRATERNITA DEL SS: SUDARIO E ORIGINE DEL CENTRO INTERNAZIONALE DI SINDONOLOGIA
CONFRATERNITA DEL SS: SUDARIO E ORIGINE DEL CENTRO INTERNAZIONALE DI SINDONOLOGIA
(tratto da Giovanni Donna d’Oldenico, estratto da “Sindon” quaderno n. 2, Torino, marzo 1960)
Il sorgere ed il diffondersi delle Confraternite, originatesi come associazioni laiche animate da spirito religioso, per ragioni di attività caritativa come di più larga attività sociale, costituì un fenomeno comune a molti popoli europei durante l’età medioevale e quella della Controriforma, dando spesso vita a quelle “universitas” ospedaliere dalle quali nacquero ospizi ed ospedali spesso all’origine di quelli moderni.
Cosi anche la Reale Confraternita del SS: Sudario e della B.V. delle Grazie vanta tra le sue prime e maggiori opere la fondazione dell’Ospedale dei Pazzerelli dal quale si originò il Manicomio di Torino.
Istituita con decreto arcivescovile del 25 maggio 1598 e con Rescritto Sovrano del 28 dello stesso mese ed anno, subito fondò una casa di soccorso per i poveri, organizzò un turno di assistenza per gl9i infermi, costituì doti da assegnare a fanciulle bisognose ed altre forme di assistenza per giovani traviate o ragazzi da avviare al lavoro.
Il Pontefice Urbano VII concesse riconoscimento canonico con bolla del 1625.
Avuta donazione di un terreno dal Sovrano, che alla Confraternita concesse anche l’onore dell’insegna del Gran Collare dell’Ordine Supremo della SS: Annunziata nonché l’uso della livrea reale, nel 1738 eresse, con il contributo dei Confratelli e con la vendita di alcune proprietà, l’ospedale torinese dei pazzi.
Aprì poi un “”Istituto per le figlie dei militari” per le fanciulle orfane che rischiavano di non ricevere una adeguata istruzione, il tutto non dimenticando il suo scopo originario e cioè il culto verso la SS: Sindone.
Per questo acquistò il terreno per la costruzione di una chiesa “decorosa e degna del titolo”.
Vinse il concorso l’ingegnere Mazzone che presentò un elegante disegno in stile barocco piemontese.
Edificata la chiesa, la commissione giudicatrice presieduta dal celebre Claudio Beaumont , affidò la frescatura della volta al pittore Antonio Maria Milocco da Pioda (nato a Torino nel 1690 e morto nel 1772) che vi eseguì tutte le figure e le parti più importanti, mentre la parte ornamentale più semplice venne eseguita dal pittore veneziano Pietro Alzeri.
Successivamente, su disegno di Benedetto Alfieri, venne eseguita la cantoria e la cassa dell’organo ricca di pregiatissimi intagli e dipinti.
L’occupazione napoleonica portò alla soppressione della Confraternita, alla trasformazione della chiesa in magazzino militare e alla totale spoliazione dei suoi beni artistici, tra i quali anche l’altare maggiore, il pulpito, la cantoria e l’organo.
Nel 1814, col ritorno d9i Vittorio Emanuele I, la Confraternita venne richiamata in vita ed essa tornò ad essere luce di carità.
A seguito delle celebri ostensioni della SS. Sindone nel 1931 e nel 1933 venne fondato un sodalizio di studiosi del Sacro Lenzuolo col titolo di Cultores Sanctae Sindonis, che organizzò il I Congresso Nazionale degli Studi della S. Sindone nel 1939 sotto la presidenza di Padre Agostino Gemelli e, nel 1950 il I Congresso internazionale di studio sulla S. Sindone nelle ricerche moderne, a Roma. Tale sodalizio divenne il “Centro Internazionale di Sindonologia”, scindendo le due attività, quella scientifica e quella religiosa, che restava prerogativa della Confraternita.
La Confraternita svolge ancora azione di carità in collaborazione con la Delegazione Piemontese dell’Associazione Italiana dei Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta, proseguendo parimenti la sua opera religiosa.
* Il titolo di “Reale” sta ad indicare i precedenti storici della Confraternita, così come ancor oggi esistono in Francia sodalizi religiosi o culturali i quali, perché fondati o sovvenzionati da regnanti, portano il titolo di “Reale” o “Imperiale”. Pertanto non si devon confondere in egual significato le parole “Reale” e “Regia”. La prima denota il fondatore del sodalizio, la seconda indica invece una istituzione statale e quindi rimane o scompare a seconda della costituzione vigente nello Stato. Poiché la Confraternita del SS: Sudario non fu mai una istituzione statale, molto impropriamente venne chiamata “Regia” invece che “Reale”, confusione che d’altra parte poteva essere giustificata in regime monarchico.
Anche la Confraternita Torinese dell’Ordine dei SS: Maurizio e Lazzaro conserva il titolo di “Reale”.