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On-line: il Manno

Famiglia:Caccia (da Caciis, Caxa, de Catiis)
Da Novara.
Illustre famiglia che diramò largamente a Novara, Milano, Piacenza, Firenze ed altrove. Non posso che darne notizie sommarie che illustrino i vari rami.
Vi è un archivio famigliare nel collegio Caccia di Torino e serve anche per i benefizi dipendenti.
Anche per i Caccia fu feconda la fantasia genealogica, sorretta da felici omonimie, per farli discendere dal valente oratore romano Caio Cassio.

Un Luca Novarese ascritto (1670) alla nobiltà romana.

Domenico, conservatore di Roma (1633) ed i discendenti inscritti nel patriziato per la Bolla Urbem Romam (1746).

Contarono anche nel patriziato Alessandrino dopo la riforma del 1589. Un ramo, stabilitosi a Parigi (secolo XIV) finì con Massimiliano (max) (+ Roma, 26 marzo 1891); tenente generale di cavalleria e Balì di Malta. Aveva scritto un trattato di scherma ad uso del Regio Esercizio (Torino, 1858).
La di lui sorella Giovanna sposa Emanuele Caccia de Capitani.

Cavalieri Gerosolimitani
Fecero prova di quarti nei processi: Caccia (1591, 1597, 1611);
Crispolti (1672);
Mandelli (1713);
Langhi (1612);
Varese (1614);
Baliotti (1596) ecc.

Nel ruolo si trovano:
f. Bernardino (gennaio 1541)

f. Federico (gennaio 1541). Priore di Pisa, balio di Verona.

f. Giuseppe (dicembre 1541).

f. Giovanni Francesco (marzo 1561).

f. Federico (10 settembre 1565).

f. Giampaolo (19 giugno 1566).

f. Fulvio (25 giugno 1574).

f. Carlo Antonio (3 agosto 1592).

f. Giulio Cesare (2 ottobre 1597).

f. Girolamo e f. Renato (30 agosto 1614).
Fasciato di rosso e d’argento.
Cimiero: L’angelo.
Motto: HUMILITAS. OMNIA. VINCIT.
GenerazioneNome
Volume:3Pagina:7Cat. Vivant:08295


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